i racconti brevi  
 
  Uno,due e ...... 03/05/2024 08:31 (UTC)
   
 


io sono iliano figlio della terra,figlio dell'umanita' sono italiano,sono russo ,bulgaro e greco,austrialiano
e finlandese,vi incarno tutti col mio slancio verso il cielo,il mio nome è casuale........

…… ho riaperto gli occhi..non so,sono in una posizione innaturale e non riesco a muovermi.Sono coricato per terra e davanti a me vedo solo quel filo d’erba che ogni tanto appare tra la polvere.Sta ondeggiando mosso dal movimento di cose o persone che come ombre stanno
intorno a me.Sono sudato,lo sento,e la polvere col sudore mi crea sul viso una sensazione di fastidio,vorrei pulirmi,asciugarmi,ma mi sento come legato.Adesso riesco a definire meglio questo filo verde che fisso ,è…o forse era uno stelo di margherita,ho il viso schiacciato per terra e roteando gli occhi sono riuscito a vederne il fiore,staccato e calpestato,vicino ad alcuni centimetri. E’ come fossi immobilizzato da qualcosa,ma non è vero,lo sento….
solamente come un piccolo peso,come fosse un sasso che mi schiaccia al terreno.Non so il perché di questa mia strana posizione e sensazione,non so come sonovestito ,non so perché sono qui. Non ho la forza o la volonta’ di muovermi,è come se il danzare di quello stelo mi ipnotizzasse.Sembra muoversi al passaggio di queste ombre che appaiono e si allontanano quasi in
modo ritmato,musicale…..Adesso riesco a percepire dei suoni o dei rumori,sono ovattati e anche delle voci lontane, anch’esse come soffocate ,come di gente che si parla avendo una mano sulla bocca.Cerco di capire il significato delle parole,ma non capisco,sembra una lingua straniera,germanica o nordeuropea…Vorrei capire dove mi trovo e soprattutto il perché di questo
mio strano risveglio.Un ‘ombra si sta avvicinando al
limitato perimetro del mio orizzonte,la sua fisionomia sembra definirsi,vorrei alzare il capo e guardare,ma sono sempre legato al terreno da un non so’ che….Questa cosa di ferro luccicante che ho a pochi centimetri davanti mi fa’ sussultare,è di un piede…un piede che mi sembra enorme visto la mia posizione e distanza,un piede avvolto come in un calzare di ferro,una specie di protezione che riflette i raggi che mi sembrano gli ultimi di un caldo giorno di sole. Quasi avessi un scossone mi sento sollevare e ricadere seppur per pochi centimetri e una strana sensazione di calore mi avvolge e …capisco!! Adesso non ho piu’ quel peso anche se ugualmente non riesco a muovermi e questa onda di calore che mi sta avvolgendo so di cosa si tratta.Dal fianco la sento scorrermi sotto il ventre: è il mio sangue che scorre!Le voci,le parole sono chiare,germaniche, non ne conosco il significato,ma il mio istinto dice che stanno parlando di me….sono ferito e disteso in un campo di battaglia ,in un posto che non conosco ,lontano dalla mia terra e dal mio tempo, probabilmente nell’oscuro medioevo.Il piede è di un soldato o cavaliere protetto dalla sua armatura,e lo scossone che ho prima subito era dovuto alla spada che mi aveva estratto prima conficcata nel mio corpo..Sento che fra poco tutto questo sara’ finito,la mia anima lasciera’ questo corpo.Vorrei sapere se questa carne ormai esausta, come un sacco vuoto, avesse avuto le sembianze della
persona che di me conosco,il mio volto.Vorrei sapere se ero veramente io,con le mia vita,il mio carattere,la mia indole e istinto…..è troppo tardi,le palpebre si stanno chiudendo,quel filo d’erba sta’ anche lui sparendo nel buio… prendo fiato, come per un lungo tuffo, quel che vedo davanti a me è una nera spirale che gira vorticosa,tante voci e cose che ruotano insieme…….

Devo essermi addormentato.Si stava bene al’ombra di questo ulivo lontano dal vociare della festa,lontano dalla gente. A volte bisogna ritrovarsi soli con i propri pensieri,bisogna riappacificare l’istinto con la razionalita’,l’amore con la bestialita’.Quando mi prendono certi pensieri io cerco di pensare alle cose belle e positive che mi circondano e sorrido come se fossero queste sempre vicine e presenti. E’ strano ,di questi momenti ultimamente cerco di averne in maggior numero,saranno gli anni che scorrono veloci,forse il volere al termine della vita una buona valutazione della stessa,una sorta di voto al tuo cammino.In fondo questa mia vita ha regalato tante cose,da una famiglia che adesso è unita alla festa
del paese,coi i miei nipotini che adesso staranno
rincorrendosi intorno al vecchio pozzo,alla mia donna che da poco mi ha lasciato per il cielo.La mia donna che per tanti mi ha sopportato e capito,capito questo mio carattere cosi’ lunatico e istintivo. Di lei mi ricordo ogni momento,ogni attimo e gesto.La prima volta che la vidi entrare nella chiesa con la madre…era vestita con quel suo vestito azzurro che ha conservato poi per anni sia per amore e necessita’,il nostro sguardo si era incrociato solo per un attimo,ma gia’ dal quel momento si capiva che sarebbe stato un si che sarebbe durato una vita.Chissa’ cosa aveva visto in me povero contadino che stava riposandosi
appoggiato al pozzo,si sempre quel pozzo,prima di riprendere la raccolta delle olive,i suoi occhi mi avevano come bloccato,ero rimasto con la mano che
portava il pane alla bocca,come scioccato da si tale bellezza.Il giorno del nostro primo bacio,all’imbrunire,
mentre camminavamo verso il faro che domina l’isola;e il giorno che la ebbi mia,in quella giornata primaverile tra le ginestre,il suo profumo oscurava ogni altro che ci circondava e i suoi occhi quel di’ erano di una luce veramente speciale.Anche all’ultimo suo sospiro seppe come consolarmi,avevo gli occhi lucidi e imprecavo contro il destino,ma mi prese la mano e col suo fare cosi’ speciale che aveva,sussurrandomi con quel poco fiato rimasto,mi
disse”ma dai scemo che ci rivedremo”……Ecco è cosi’che ricordo i miei momenti,ricordi sempre dolci,intimi.I miei capelli sono ormai radi e bianchi e guardadomi le rugose mani non ho sorta di rimpianti su cose che non ho fatto o avrei voluto,il mio pensiero va anche agli amici che mani come le mie non hanno potuto  avere,una maledetta guerra glielo ha impedito. Guardo questo mare che ho davanti,sotto questo ulivo e con il cantare delle cicale,mi sembra il momento giusto di
raggiungere la mia amata…..chiudo gli occhi,una nera porta si apre…..vado. 


 
  sogni,storie e realta'........
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  misura solo il tempo...non le emozioni
  io...
Voglio che la mia vita assomigli ad un libro usato...stropicciato, consunto, sottolineato, strappato, con le orecchie su tante pagine.
Non voglio ritrovarmi con un volume nuovo di zecca alla fine.
  impossibile?
ma come si fa' a spiegare a una persona che in un sorriso puo' trovare anche la risposta di tutta una vita?
  per te.....
tatuero' il tuo corpo...ali stilizzate sulle scapole per ricordarti che sei un angelo...disegni arabeschi per identificare la tua schiena..spirali che sovrastono il seno per arrivare al capezzolo ,il punto piu' sensibile..ma sara' tutto hennè..nessun segno permanente,solo io devo sapere..gli altri devono meritarseli
  Chat Info
Potete trovarmi su:
SKYPE: ilianoik3ldl
www.goccedipoesia.it nick: illys
http://www.youtube.com/user/illys1000
Oggi ci sono stati già 22 visitatori (26 hits) qui!
Questo sito web è stato creato gratuitamente con SitoWebFaidate.it. Vuoi anche tu un tuo sito web?
Accedi gratuitamente