i racconti brevi - Neanderthal (riflessione)

… non è facile sorridere,non è facile fare il giocoliere tra le delusioni; sono stanco di subire potere,parole,decisioni... sono stanco di aspettare…cerchi di somigliare agli altri,cerchi di essere accomodante,ma la tua realta’ non sembra la loro.Ti vengono soffocate le emozioni,i desideri,tutto che unicamente cerchi. Il tuo mondo è dal fuggire dal convenzionale,vivere l'istinto,lasciare sbocciare i sogni per poi annusarne il profumo per sapere se era quello che sentivi…lo hai sempre fatto.Ora non ci riesco piu’,troppo è il peso dei perché,troppo cio’ che hai visto svanire,evaporare con la tua voglia di riprovarci… non credo nel domani,non è possibile rimandare,il tempo è inesorabile.Non saprei se un tempo per l’uomo delle caverne il pensiero,l’incubo piu’ grande fosse sfuggire dalla tigre dai denti a sciabola,per me il peso delle ostilita’ è diventato troppo greve e non riesco a correre.E’ giunta ,adesso,l’ora per me,uomo di Neanderthal ,di fermarsi ,voltarsi e guardare la fiera inferocita prima che compia il balzo per dilaniarmi. Solo allora , mentre straziera’ le mie carni,col torpore della vita che sfugge,solo allora credo ,spero, di dissetare la mia anima inquieta.