i racconti brevi - 45 °parallelo

Nascere , vivere al 45°parallelo non è stato facile,voler domare il vento e venire soffocato dalla nebbia…liberta’ solo nei sogni.Crescere col mito manipolato del mondo intorno mentre eri all’ombra del ciliegio…forse era il mio modo di andare alla guerra,come uno scrittore che disegna cose che non ha vissuto,come quel personaggio di Spoon River creduto folle perché non riusciva a comunicare i suoi pensieri .Sapevi tutti i colori del tuo inverno,volevi saccheggiare il mondo e piu’ di tanto non osavi…adesso sei il fotografo di confessioni e bugie del tuo passato.Allora, solo nella fumosa sala del cinema potevi volare…”il buio dell’attesa si apriva in una immagine sullo schermo che aggrediva la fantasia del sesso”…non c’era divieto per questo tuo intreccio di desideri . Le mie scelte non sono formali,non lo sono mai state, e il libro che nella mia testa non è per nulla terminato.Il 45°parallelo è stato il mio West…ancora oggi cerco qualcosa di grande,di epico,Il voler sfuggire da pioggie e umidita’ per cercare il diavolo non è peccato;il diavolo è elegante,un antico signore tra piccoli borghi,castelli…fantasmi,io non ho mai progettato,costruito,imbottigliato il domani…come lui sono fuori dal tempo,cerco ancora il pusher del mio futuro.Forse adesso il film è diventato come quelli di una volta,muto,in bianco e nero...ma non annoia.