Di solito sono sempre ansioso di arrivare preciso agli appuntamenti,sara’ la mia abitudine sul lavoro,la mia
curiosita’ di vedere e capire ,se i miei sogni ,o a volte presagi
possono divenire realta’,che volgono sempre i miei occhi all’orologio.Stasera è diverso,sara’ la pioggia che mi accompagna su questa autostrada questa sera che mi frena,o forse quelle parole sentite troppe volte che mi accavallano i
pensieri.La strada bagnata riflette le luci ed è come mi facesse
da specchio alle parole che ci siamo scambiati nel tempo,sui
discorsi sulle nostre vite,ai messaggi scambiati al cellulare,a volte futili e ironici,a volte pungenti quasi ferire.E pensare che
ci tenevo a questo appuntamento ,ma adesso ho quasi timore di questo incontro.Sul sedile al mio fianco ho un fiore ,una rosa rossa,che mi ero promesso di donarle,e ogni tanto il mio
sguardo si volge nell’osservarla,che sia un gesto troppo ostentato di chiedere un qualcosa, oppure diversamente un modo di presentarsi puerile?Non ho acceso neppure la radio
tanto sono preso nel ripassare mentalmente quelle prime parole che diro’.Non la conosco se non per quella foto inviatami via e-mail,non mi basta per veramente capire quella
persona con cui ho dialogato,scherzato ,e che mi ha fatto anche arrabbiare senza conoscere,è quella che immagino,
quella che ho davanti a me nei miei desideri.La descrizione che
mi dato ,ha creato nella mia mente una figura femminile come
possono essere tante ,ma me non importa sapere qual è il suo abbigliamento,il colore dei capelli,voglio sapere se il suo profumo è quello che credo di sentire quando parlo con lei,
voglio sapere se quando le accarezzero’ i capelli sentiro’tra le mie dita le stesse senzazioni che avrei voluto provare.
Ecco sono arrivato all’uscita di questa autostrada ,questa sera
breve come non mai,rallento e avvicinandomi al casello mi sembra di sentire il battere del mio cuore accelerare ,quasi
volesse lui fuggire da dentro per l’approssimarsi di questo
incontro.Butto il resto sul sedile,accendo una sigaretta e cerco
nel parcheggio quella’auto che mi descritto tante volte.Non c’è!Eppure non sono in ritardo!Ho viaggiato col cuore in gola,non forte ,ma sono in orario.Tutti i miei pensieri,sogni sembrano svanire in quell’angolo del parcheggio .La pioggia
si è fatta piu’ forte,le spazzole del tergicristallo nel loro rincorrersi fanno fatica a vincere l’oscurita’ alla ricerca di quella persona che prima temevo e adesso tanto voglio sia qui.
Forse lo sapevo che non sarebbe mai venuta,ha un altro a cui
tiene,sono io che sempre voglio che i sogni diventino realta’,ho
creduto troppo in lei e ancor di piu’ in me stesso;accendo una sigaretta e al suo termine ,gettero’ questa rosa nel cestino e riprendero’ in senso inverso la strada ,di nuovo con le mie utopie nel credere ancora ,come fossi ancora quel ragazzo che
voleva realizzato tutto cio’ che sognava,desiderava.A volte il
troppo bramire porta nel soffrire verso anche di chi non si conosce.Due fari tagliano l’oscurita’,un’auto si avvicina e suona,ma è lei che mi segno di salire!Prendo la rosa e sotto la
pioggia corro verso di lei,entro nell’auto e con un bacio di saluto gliela porgo,lei gentilmente sembra apprezzi questo mio gesto promesso e sorride.Come da copione gia’ scritto tutti i miei discorsi preparati nel tragitto scompaiono e parliamo non so di cosa ,di che ,ma mi sento bene ,rilassato.Lei mi fa da guida in questa citta’ che non conosco e mi parla,ma io cerco solo di carpire il suo profumo.Arriviamo a quella pizzeria che tanto mi ha parlato,entrando mi sembra gia’ conoscerla,di conoscere le persone che la frequentano ,quasi di quelle faccie
sapessi gia’ il nome.Ordiniamo e parliamo di noi,delle nostre cose,dei nostri segreti come vecchi amici che si ritrovassero
dopo anni,o forse complici,amanti ,riapparsi dopo altre vite trascorse nei tempi.Il tempo scivola via,ma devo toccarle i capelli ,voglio sentire se quella sensazione è mia,se esiste veramente.Con una scusa banale la sfioro e lei che stava parlandomi si ferma,mi guarda.Si ,quel fremito che desideravo
lo ho provato,è lei che ho sognato in questi mesi,è lei che voglio!Lei mi guarda e capisce il senso del mio gesto e quasi
si vergogna sapendo del desiderio che provo.Lei sa che
la desidero,e inconsciamente si lascia accarezzare dimenticando i suoi propositi,i suoi progetti sul futuro di cui prima mi aveva parlato.Restiamo in silenzio per alcuni instanti,poi ci alziamo come per ordine e usciamo dal locale e
per mano sotto la pioggia corriamo verso l’auto .Nel ritorno ci
scambiamo poche parole,totalmente aldifuori che i nostri sentimenti vorrebbero far emergere.Forse abbiamo paura di
mostrarci ancora di piu’.Nell’arrivare al parcheggio dove ho
lasciato l’auto diventiamo silenziosi,sappiamo che forse questo sara’ un distacco che non avra’ forse mai piu’ ricongiungimento ,un’addio.
Ho gia’ socchiuso la portiera ,e per un’ultimo saluto la bacio.
Mi chino verso di lei,e non me ne voglio staccare,le accarezzo i capelli,e mentre con una mano spengo la macchina,l’altra furtiva le apre il cappotto e solleva il vestito.Le tocco i seni,i suoi capezzoli si offrono a me per essere baciati;io preso da
frenesia con la lingua la ricopro di baci,sento i suoi battiti correre,sento che lei come me voleva.In quell’angolo oscuro
non ci importa dei fari che ogni tanto illuminano ,io sento sotto di me il suo corpo,sento che come me desiderava questi instanti.Lentamente le sfioro il suo paradiso ,la zip scende e vorrei subito entrare con la mano per toccare ,per sentirla mia.Il suo profumo è una droga per me,mentre scendo con la testa per baciarla dove nasce la vita,le mie mani corrono sui suoi seni accarezzandoli,lei toccandomi capisce la mia eccitazione.Con le dita la penetro e sento il suo piacere,il profumo del suo umore mi inebria,e io voglio restare li’ a
baciare e toccarla per farla godere ,per averla.
E’ il suo turno,mi apre la camicia e ricoprendomi di baci scende verso il mio punto del piacere;io eccitato mi offro a lei,
alle sue carezze,ai suoi baci.Salgo sopra di lei e lentamente la prendo,mentre il mio movimento si accelera sento il suo desiderio salire,la sua voglia di esplodere.Mi sale sopra,vuole anche lei possedermi,anche lei mi ha desiderato avermi,anche lei vuole forse capire il giusto o sbagliato,il bene o il male .
I vetri dell’auto sono appannati mentre abbasso il finestrino
per fare uscire il fumo della sigaretta .Ci rivestiamo e ci guardiamo quasi increduli del nostro gesto,abbiamo voluto far
realizzare un sogno nascosto da chissa’ quanto tempo,un desiderio che si voleva,ma che avevamo nascosto nei nostri pensieri.Un’ultimo bacio e scendo.Lei si allontana ,io guardo le luci piano piano scomparire.Forse non ci vedremo piu’,forse non ne avremo piu’ il coraggio.Le luci dell’autostrada al ritorno mi fanno ricordare il momento,delle mie paure ,delle
sue paure.La pioggia ha cessato e nell’oscurita’ in alto qualche stella appare e scompare.Non accendo la radio ho altra compagnia nel ritorno ,ho il suo profumo con me.Eh si,era quello che ho sempre sentito!
Voglio che la mia vita assomigli ad un libro usato...stropicciato, consunto, sottolineato, strappato, con le orecchie su tante pagine.
Non voglio ritrovarmi con un volume nuovo di zecca alla fine.
impossibile?
ma come si fa' a spiegare a una persona che in un sorriso puo' trovare anche la risposta di tutta una vita?
per te.....
tatuero' il tuo corpo...ali stilizzate sulle scapole per ricordarti che sei un angelo...disegni arabeschi per identificare la tua schiena..spirali che sovrastono il seno per arrivare al capezzolo ,il punto piu' sensibile..ma sara' tutto hennè..nessun segno permanente,solo io devo sapere..gli altri devono meritarseli
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